Summer is coming.
giovedì 30 aprile 2015
venerdì 13 marzo 2015
E mai nessuno capirà
Ripenserai agli angeli
Al caffè caldo svegliandoti
Mentre passa distratta la notizia di noi due
Al caffè caldo svegliandoti
Mentre passa distratta la notizia di noi due
lunedì 29 dicembre 2014
Greta
In questi nove mesi ho visto una mamma crescere insieme
alla sua bambina, coprendo la pancia in spiaggia durante le ore in cui i raggi
sono più aggressivi, preoccupandosi se quella pancia cresceva abbastanza, preoccupandosi che un orologio ossidato le potesse fare male, preoccupandosi se la crema cotta della brioche fosse effettivamente cotta, preoccupandosi del nome da darle, preoccupandosi che la gente ubriaca le sarebbe andata addosso a ferragosto, preoccupandosi di dove mettere la culla, preoccupandosi della luna crescente e calante, preoccupandosi un po' di tutto! Anche del fatto che nascesse troppo vicina al Natale, o troppo vicina al Capodanno. Alla fine Greta é arrivata quando ha deciso lei, con la neve in una notte di tempesta. Ed é bellissima.
mercoledì 26 novembre 2014
Volpi, Nodi e Principesse
Per districare una lunga chioma di volpe serve un buon pettine. Mai dimenticarlo a casa, o perderlo, specialmente a Parigi! Il risultato sarebbe un casino nella testa! Quando credi di aver trovato tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande. E i nodi vengono sempre al pettine. Magari crescendo ci avviciniamo sempre più al cinismo, ma chi è cresciuto a pane e cartoni Disney non potrà mai essere cinico fino in fondo. Morale: rivalutiamo i nostri miti. Le principesse ci sono, esistono, ma nessun principe azzurro le salverà al giorno d'oggi. Perché si salveranno da sole.
venerdì 14 novembre 2014
Kate
C'era una volta una mia amica dagli occhi azzurri. La vedevo d'estate al mare e d'inverno mi mandava tante lunghe lettere anche se abitavamo a 3 km di distanza. Diversi anni fa, ancora prima che lei si sposasse, camminavamo e parlavamo del nostro futuro. Lei mi disse che un giorno avrebbe avuto una bambina e mi disse il nome che le piaceva. La mia amica ha sempre avuto le idee chiare. E quando a febbraio mi ha detto che era in dolce attesa ho subito pensato a quel giorno e a quel nome, ma l'ho tenuto per me. Solo quando mesi dopo é stato certo che fosse una femmina, ho potuto iniziare a chiamarla con il suo nome, da sempre deciso nel cuore della sua mamma, da sempre un nome da principessa. Benvenuta Caterina.
domenica 21 settembre 2014
Il pozzo nel deserto
Eravamo all'ottavo giorno della mia panne nel deserto,
e avevo ascoltato la storia del mercante bevendo l'ultima goccia della mia
provvista d'acqua: "Ah!" dissi al piccolo principe, "sono molto
graziosi i tuoi ricordi, ma io non ho ancora riparato il mio aeroplano, non ho
più niente da bere, e sarei felice anch'io se potessi camminare adagio adagio
verso una fontana!" "Il mio amico la volpe, mi disse..."
"Caro il mio ometto, non si tratta più della volpe!"
"Perché?" "Perché moriremo di sete..." Non capì il mio
ragionamento e mi rispose "Fa bene l'aver avuto un amico, anche se poi si
muore. Io, io sono molto contento d'aver avuto un amico volpe..." Non
misura il pericolo, mi dissi. Non ha mai ne fame, ne sete. Gli basta un po' di
sole... Ma mi guardò e rispose al mio pensiero:
"Anch'io ho sete.. cerchiamo un pozzo..." Ebbi un
gesto di stanchezza: è assurdo cercare un pozzo, a caso, nell'immensità del
deserto. Tuttavia ci mettemmo in cammino. Dopo aver camminato per ore in
silenzio, venne la notte e le stelle cominciarono ad accendersi. Le parole del
piccolo principe danzavano nella mia memoria. " Hai sete anche tu?"
gli domandai. Ma non rispose alla mia domanda. Mi disse semplicemente: "Un
po' d'acqua può far bene anche al cuore..." Non compresi la sua risposta,
ma stetti zitto... sapevo bene che non bisognava interrogarlo. Era stanco. Si
sedette. Mi sedetti accanto a lui. E dopo un silenzio disse ancora: " Le
stelle sono belle per un fiore che non si vede..." Risposi:
"Già," e guardai, senza parlare, le pieghe della sabbia sotto la
luna. "Il deserto è bello," soggiunse.
Ed era vero. Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio..."Ciò che abbellisce il deserto," disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..." Fui sorpreso di capire d'un tratto quella misteriosa irradiazione della sabbia. Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c'era un tesoro nascosto. Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, ne forse l'ha mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore... "Sì, " dissi al piccolo principe, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile." "Sono contento," disse il piccolo principe, "che tu sia d'accordo con la mia volpe." Incominciava ad addormentarsi, io lo presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso. Mi sembrava di portare un fragile tesoro. Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna, quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo: "Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante e invisibile..." E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora: " Ecco ciò che mi commuove di più in questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un fiore, è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..." E lo pensavo ancora più fragile. Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere...E così, camminando, scoprii il pozzo al levar del sole.
Il Piccolo Principe, capitolo XXIV, Antoine de Saint-Exupéry
Ed era vero. Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio..."Ciò che abbellisce il deserto," disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..." Fui sorpreso di capire d'un tratto quella misteriosa irradiazione della sabbia. Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c'era un tesoro nascosto. Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, ne forse l'ha mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore... "Sì, " dissi al piccolo principe, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile." "Sono contento," disse il piccolo principe, "che tu sia d'accordo con la mia volpe." Incominciava ad addormentarsi, io lo presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso. Mi sembrava di portare un fragile tesoro. Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna, quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo: "Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante e invisibile..." E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora: " Ecco ciò che mi commuove di più in questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un fiore, è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..." E lo pensavo ancora più fragile. Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere...E così, camminando, scoprii il pozzo al levar del sole.
Il Piccolo Principe, capitolo XXIV, Antoine de Saint-Exupéry
domenica 14 settembre 2014
Che Ci Importa Del Mondo
"Sai che l'amore per certi versi fa schifo. Che sa essere il più raffinato dei sentimenti e il più rozzo dei cafoni. Che può fare di te il più fesso dei babbei e il più spietato dei menefreghisti. Mi ricordo tutto. E ogni tanto, quando l'amore mi manca, vado a rileggermi la lista delle cose che non mi mancano, provando per un attimo un sollievo profondo e rigenerante. Eccola, la lista. [.......................................]
Non mi manca l'amore, quando tutto si complica senza una ragione evidente. Quando una storia smette di filare liscia, quando non ci si capisce più e non sai perché. Come quando cuffie, collane o asticelle degli occhiali lasciati sul fondo di una borsa si annodano tra di loro, costruendo giri, intrecci, grovigli di un'ingegnosità sorprendente e tu ti domandi come sia possibile che un anellino di due centimetri si sia infilato in un ciondolo di sei. Non mi manca l'amore quando non lo capisci più.
Nonostante la fredda lista, la mia lucidità e la consapevolezza piena che l'amore ingiallisce e chiede il conto ed è disseminato di corde tese lungo il cammino, nonostante me ne stia sullo scoglio più alto a guardare gli altri che annaspano, mi manca l'amore. Anche solo per rivivere l'attimo, quel solo attimo, quando ti innamori, quello in cui capisci tutto, prima di non capire più nulla".
Selvaggia Lucarelli
Non mi manca l'amore, quando tutto si complica senza una ragione evidente. Quando una storia smette di filare liscia, quando non ci si capisce più e non sai perché. Come quando cuffie, collane o asticelle degli occhiali lasciati sul fondo di una borsa si annodano tra di loro, costruendo giri, intrecci, grovigli di un'ingegnosità sorprendente e tu ti domandi come sia possibile che un anellino di due centimetri si sia infilato in un ciondolo di sei. Non mi manca l'amore quando non lo capisci più.
Nonostante la fredda lista, la mia lucidità e la consapevolezza piena che l'amore ingiallisce e chiede il conto ed è disseminato di corde tese lungo il cammino, nonostante me ne stia sullo scoglio più alto a guardare gli altri che annaspano, mi manca l'amore. Anche solo per rivivere l'attimo, quel solo attimo, quando ti innamori, quello in cui capisci tutto, prima di non capire più nulla".
Selvaggia Lucarelli
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