lunedì 29 dicembre 2014

Greta

In questi nove mesi ho visto una mamma crescere insieme alla sua bambina, coprendo la pancia in spiaggia durante le ore in cui i raggi sono più aggressivi, preoccupandosi se quella pancia cresceva abbastanza, preoccupandosi che un orologio ossidato le potesse fare male, preoccupandosi se la crema cotta della brioche fosse effettivamente cotta, preoccupandosi del nome da darle, preoccupandosi che la gente ubriaca le sarebbe andata addosso a ferragosto, preoccupandosi di dove mettere la culla, preoccupandosi della luna crescente e calante, preoccupandosi un po' di tutto! Anche del fatto che nascesse troppo vicina al Natale, o troppo vicina al Capodanno. Alla fine Greta é arrivata quando ha deciso lei, con la neve in una notte di tempesta. Ed é bellissima.

mercoledì 26 novembre 2014

Volpi, Nodi e Principesse

Per districare una lunga chioma di volpe serve un buon pettine. Mai dimenticarlo a casa, o perderlo, specialmente a Parigi! Il risultato sarebbe un casino nella testa! Quando credi di aver trovato tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande. E i nodi vengono sempre al pettine. Magari crescendo ci avviciniamo sempre più al cinismo, ma chi è cresciuto a pane e cartoni Disney non potrà mai essere cinico fino in fondo. Morale: rivalutiamo i nostri miti. Le principesse ci sono, esistono, ma nessun principe azzurro le salverà al giorno d'oggi. Perché si salveranno da sole.











venerdì 14 novembre 2014

Kate

C'era una volta una mia amica dagli occhi azzurri. La vedevo d'estate al mare e d'inverno mi mandava tante lunghe lettere anche se abitavamo a 3 km di distanza. Diversi anni fa, ancora prima che lei si sposasse, camminavamo e parlavamo del nostro futuro. Lei mi disse che un giorno avrebbe avuto una bambina e mi disse il nome che le piaceva. La mia amica ha sempre avuto le idee chiare. E quando a febbraio mi ha detto che era in dolce attesa ho subito pensato a quel giorno e a quel nome, ma l'ho tenuto per me. Solo quando mesi dopo é stato certo che fosse una femmina, ho potuto iniziare a chiamarla con il suo nome, da sempre deciso nel cuore della sua mamma, da sempre un nome da principessa. Benvenuta Caterina.

domenica 21 settembre 2014

Il pozzo nel deserto

Eravamo all'ottavo giorno della mia panne nel deserto, e avevo ascoltato la storia del mercante bevendo l'ultima goccia della mia provvista d'acqua: "Ah!" dissi al piccolo principe, "sono molto graziosi i tuoi ricordi, ma io non ho ancora riparato il mio aeroplano, non ho più niente da bere, e sarei felice anch'io se potessi camminare adagio adagio verso una fontana!" "Il mio amico la volpe, mi disse..." "Caro il mio ometto, non si tratta più della volpe!" "Perché?" "Perché moriremo di sete..." Non capì il mio ragionamento e mi rispose "Fa bene l'aver avuto un amico, anche se poi si muore. Io, io sono molto contento d'aver avuto un amico volpe..." Non misura il pericolo, mi dissi. Non ha mai ne fame, ne sete. Gli basta un po' di sole... Ma mi guardò e rispose al mio pensiero:
"Anch'io ho sete.. cerchiamo un pozzo..." Ebbi un gesto di stanchezza: è assurdo cercare un pozzo, a caso, nell'immensità del deserto. Tuttavia ci mettemmo in cammino. Dopo aver camminato per ore in silenzio, venne la notte e le stelle cominciarono ad accendersi. Le parole del piccolo principe danzavano nella mia memoria. " Hai sete anche tu?" gli domandai. Ma non rispose alla mia domanda. Mi disse semplicemente: "Un po' d'acqua può far bene anche al cuore..." Non compresi la sua risposta, ma stetti zitto... sapevo bene che non bisognava interrogarlo. Era stanco. Si sedette. Mi sedetti accanto a lui. E dopo un silenzio disse ancora: " Le stelle sono belle per un fiore che non si vede..." Risposi: "Già," e guardai, senza parlare, le pieghe della sabbia sotto la luna. "Il deserto è bello," soggiunse.
Ed era vero. Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio..."Ciò che abbellisce il deserto," disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..." Fui sorpreso di capire d'un tratto quella misteriosa irradiazione della sabbia. Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c'era un tesoro nascosto. Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, ne forse l'ha mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore... "Sì, " dissi al piccolo principe, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile." "Sono contento," disse il piccolo principe, "che tu sia d'accordo con la mia volpe." Incominciava ad addormentarsi, io lo presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso. Mi sembrava di portare un fragile tesoro. Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna, quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo: "Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante e invisibile..." E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora: " Ecco ciò che mi commuove di più in questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un fiore, è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..." E lo pensavo ancora più fragile. Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere...E così, camminando, scoprii il pozzo al levar del sole.

Il Piccolo Principe, capitolo XXIV, Antoine de Saint-Exupéry

domenica 14 settembre 2014

Che Ci Importa Del Mondo

"Sai che l'amore per certi versi fa schifo. Che sa essere il più raffinato dei sentimenti e il più rozzo dei cafoni. Che può fare di te il più fesso dei babbei e il più spietato dei menefreghisti. Mi ricordo tutto. E ogni tanto, quando l'amore mi manca, vado a rileggermi la lista delle cose che non mi mancano, provando per un attimo un sollievo profondo e rigenerante. Eccola, la lista. [.......................................]
Non mi manca l'amore, quando tutto si complica senza una ragione evidente. Quando una storia smette di filare liscia, quando non ci si capisce più e non sai perché. Come quando cuffie, collane o asticelle degli occhiali lasciati sul fondo di una borsa si annodano tra di loro, costruendo giri, intrecci, grovigli di un'ingegnosità sorprendente e tu ti domandi come sia possibile che un anellino di due centimetri si sia infilato in un ciondolo di sei. Non mi manca l'amore quando non lo capisci più.
Nonostante la fredda lista, la mia lucidità e la consapevolezza piena che l'amore ingiallisce e chiede il conto ed è disseminato di corde tese lungo il cammino, nonostante me ne stia sullo scoglio più alto a guardare gli altri che annaspano, mi manca l'amore. Anche solo per rivivere l'attimo, quel solo attimo, quando ti innamori, quello in cui capisci tutto, prima di non capire più nulla".

Selvaggia Lucarelli




giovedì 31 luglio 2014

Alluvione e Dinosauri

“Per chi ci ha messo il cuore e altrettanto cuore non ha trovato, per chi si è sbagliato e ci ha messo troppo sale, per chi non avrà pace finché non riuscirà a scoprire in quale maledetto barattolo hanno nascosto lo zucchero, per chi rischia di annegare nella piccola alluvione delle sue lacrime. Siamo qui con voi e, nonostante tutto, come voi siamo vivi.”  
 
“Da un sacco di tempo tutti si affannano a cercare di capire il motivo della loro estinzione. Si chiedono perché questi animali che dominavano il mondo di colpo siano scomparsi. Forse fra tutte le spiegazioni la più valida è anche la più semplice. Forse sono morti perché sono impazziti tutti quanti. Proprio come noi. Ecco cosa siamo, nient'altro che dei piccoli dinosauri. E la nostra pazzia prima o poi sarà la causa della nostra fine.”  
 
da "Io Uccido" di Giorgio Faletti
 
 



 



 

martedì 22 luglio 2014

Vivere al centro

"Ogni bambino cerca un po' di quell'uomo che sarà,
ogni uomo cercherà un po' di quel bambino che è stato,
nell'illusione che un giorno forse la vita si potrà vivere solo al centro,
là dove il sole e la luna smetteranno di rincorrersi."





sabato 21 giugno 2014

Estate

"Vedo nuvole in viaggio
che hanno la forma delle cose che cambiano,
mi viene un po' di coraggio
se penso che le cose poi non rimangono mai

Come sono agli inizi
duemilatredici duemilaquattordici un nuovo solstizio,
se non avessi voluto cambiare
oggi sarei allo stato minerale

Mi butto, mi getto
tra le braccia del vento
con le mani ci faccio una vela
e tutti i sensi, li sento

Più accesi più vivi,
come se fosse un'antenna sul tetto
che riceve segnali
da un mondo perfetto

Sento il mare dentro a una conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia.
Sento il mare dentro a una conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia

Faccio file di files
e poi le archivio nel disco per ripartire
non li riaprirò mai,
il passato è passato nel bene e nel male

Come un castello di sale
costruito sulla riva del mare,
niente resta per sempre nel tempo
uguale (e meno male)

Mi butto, mi getto
tra le braccia del vento,
con le mani ci faccio una vela,
aeroplani coi libri di scuola

Finita, per ora
inclinato come l'asse terrestre
voglio prendere il sole
è il programma del prossimo trimestre

Sento il mare dentro a una conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
Sento il mare dentro a una conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia

Come un'orbita la vita mia
gira intorno a un centro d'energia,
sento il tuo respiro
che mi solleva
è una vita nuova

Sento il mare dentro a una conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
Tutto il mare è dentro una conchiglia
l'eternità è un battito di ciglia

E tutto il mondo è la mia famiglia oh-o
famiglia eh-e
estate, estate

Ma che caldo, ma che caldo, ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città
Ma che caldo, ma che caldo, ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città."

Jovanotti




giovedì 19 giugno 2014

Sii dolce con me. Sii gentile.

Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci -
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore. nei libri.

Mariangela Gualtieri

L'isola che non c'è

E ti prendono in giro
se continui a cercarla
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te...

mercoledì 11 giugno 2014

Demons

"When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold

When your dreams all fail
And the ones we hail
Are the worst of all
And the blood’s run stale

I want to hide the truth
I want to shelter you
But with the beast inside
There’s nowhere we can hide

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

When the curtain’s call
Is the last of all
When the lights fade out
All the sinners crawl

So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made

Don’t want to let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don’t want to hide the truth

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

They say it’s what you make
I say it’s up to fate
It’s woven in my soul
I need to let you go

Your eyes, they shine so bright
I want to save their light
I can’t escape this now
Unless you show me how

When you feel my heat
Look into my eyes
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide"

Imagine Dragons


lunedì 26 maggio 2014

#fioredimaggio

"Tu che sei nata dove c'e' sempre il sole
sopra uno scoglio che ci si puo' tuffare
e quel sole ce l'hai dentro il cuore
sole di primavera
su quello scoglio in maggio e' nato un fiore."




domenica 18 maggio 2014

Uomini-cliché

A tutte prima o poi capiterà di incontrare un uomo-cliché (copyright mia sorella). Le loro frasi preferite:
- "sei la più bella di tutte, veramente sei davvero bellissima e sei così speciale" (invio multiplo del messaggio a svariati numeri di belle figliole).
- "eh anche io sono bellissimo, come puoi resistermi?!" (sì dai, malaccio non sei).
- mi piaci tantissimo e stiamo così bene insieme, ma purtroppo ho pianificato di avere una relazione seria solo a 50 anni, ah ovviamente con una molto più giovane di me" (ovviamente certo, vabbè tesoro ce ne faremo una ragione).
- "voglio solo vederti felice" (copate!).
Donne, nonostante il delirio di onnipotenza che caratterizza ognuna lasciate perdere, e rassegnatevi. Perché gli uomini-cliché sono una causa persa. Non tanto perché sono stronzi, ma perché non sono innamorati. Piuttosto i gatti! Have fun.






venerdì 9 maggio 2014

Ali di farfalla

“Non puoi usare il linguaggio delle farfalle per parlare con i bruchi”, diceva lo psicologo Timothy Leary. Qualche volta ci troviamo a dialogare con qualcuno che ha difficoltà a capirci. Non è detto che sia stupido o insensibile. Il problema è che non ha subìto le nostre stesse trasformazioni. Non conosce il linguaggio delle farfalle. Allora dobbiamo chiederci se siamo disposti a parlare la lingua dei bruchi...







domenica 4 maggio 2014

Laura

Il tempo non ha tempo, te lo prendi oppure se ne và. E quest'anno noi ci siamo prese il tempo per andare al concerto di Laura. Noi che da vent'anni cantiamo le sue canzoni e balliamo a piedi nudi con la musica alla radio, e da vent'anni ci emozioniamo sempre allo stesso modo. Perché Laura é simpatica, fa ridere, fa commuovere, e ringrazia il suo pubblico alla fine di ogni canzone. Ringrazia anche il cielo di Verona che dal buio é tornato limpido per lei, sorry! Sì perchè noi andiamo all'arena...perchè l'arena è figa! Ci dice che non sa più cosa sia la solitudine che tanto l'ha resa famosa e ci fa capire che la mamma é davvero lo specchio dove tornerai e dove ti riconoscerai. Noi piccole vele contro l'uragano facciamo insieme questo volo, e viviamo una serata incancellabile.


 


venerdì 18 aprile 2014

Get Up, Stand Up

"Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato." L'amore ai tempi del colera G.G.M.

"Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci." Dell'amore e di altri demoni. G.G.M.

"If you love someone, you tell them. Even if you’re scared that it’s not the right thing. Even if you’re scared that it’ll cause problems. Even if you’re scared that it will burn your life to the ground, you say it, and you say it loud and you go from there." Grey's Anatomy 9x2

"Failure is an inevitability. Every scientist was told no, over and over. The ones we remember, the ones who changed our lives: the Curies, the Salks, the Barnards. They're the ones who wouldn't take no for an answer. Failure is inevitable. Unavoidable. But failure should never get the last word. You have to never take no for an answer and take what's coming to you. Never give in. Never give up. Stand up. Stand up and take it." Grey's Anatomy 10x12



domenica 6 aprile 2014

Finché

Finché le rondini tornano a primavera.
Finchè c'è la colomba di pasticceria.
Finchè un gatto si nasconde dietro una macchina da cucire, e finchè lo stesso gatto si arrampica su una mensola. Finchè non ci sono gatti in America e ci regalano il formaggio.
Finchè ci sono le perle di pinna.
Finchè c'è un diamante allo stato grezzo.
Finchè c'è il paese delle meraviglie.
Finchè la sindrome di peter pan si può curare.
Finchè c'è il canto delle sirene.
Finchè c'è il libro della giungla.
Finchè c'è la libreria della bestia.
Finchè ci sono gli spaghetti al sugo con le polpette.
Finchè c'è la terra degli uomini e la terra dei canguri.
Finchè ci sono i topolini di Cenerentola e le volpi nella foresta di Sherwood.
Finchè c'è la crema di crema alla Edgard.
Finchè regali rose rosse a una tua amica, e lei per ringraziarti ti canta "rose rosse per te" del mitico Massimo Ranieri.
Finchè ci sono i film d'amore. Finchè ci sono film ed etichette.
Finchè ti viene in mente di riascoltare Nevermind perché sono passati 20 anni dalla morte di Kurt Cobain.
E finché ti vengono in mente così tante altre canzoni che vorresti riascoltare.
Finché chiudi gli occhi mentre ascolti la colonna sonora del padrino.
Finché ti vesti ancora da bimbaminkia.
Finché pianifichi i concerti per l'estate.
Finchè fai una lezione di yoga sul mantra del cuore.
Finchè c'è la forza di gravità. E finchè c'è la forza di Batman.
Finché il vento ti scompiglia i capelli.
E finché pensi che in fondo a Londra di vento ce n'è troppo, o forse no.
C'è vita, c'è speranza, e ci sei ancora tu.