martedì 18 febbraio 2014

Dieci

Il dieci è il mio numero preferito. È il numero del giorno del mio compleanno, è il numero dei campioni, è il numero che rappresenta il massimo dei voti a scuola.
A scuola…dieci anni fa c’era il nostro ultimo anno di scuola. C’erano le scritte sui banchi, le dediche nel diario, il gesso per scrivere alla lavagna, gli auricolari durante storia e filosofia, i nokia 3210, l’eastpack, i mini trudini attaccati all’eastpack, le cicche in cortile, la corsa al paninaro, gli incendi ai piumini in primavera, i compiti per casa, i pomeriggi passati a guardare uomini&donne e amici invece di farli quei compiti, i giorni di autogestione, una classe intera a ripetizione di matematica, il soppalco dorato delle cinque terre, la gita a Praga in dicembre (geniale!). C’erano anche i brucioni in biblioteca per preparare la terza prova, il dispiacere di doversi separare, i nostri sogni, la paura e la curiosità di quello che sarebbe venuto dopo. E c'erano i corsi per prendere una patente che quest'anno ci tocca già rinnovare!
Cosa abbiamo imparato? Tanto. Di tutte le materie certo, perché il liceo scientifico comunque ti dà una formazione completa. Ma anche tanto al di fuori delle materie che studiavamo: tanto della vita, dell’amore, del rispetto, dell’impegno. I nostri professori a volte non li sopportavamo ma alla fine ci hanno lasciato un po’ la convinzione che la nostra scuola fosse la migliore. E sarò eternamente grata a mia mamma per avermi convinta a cambiare dal grigio ai colori. E i colori ci sono stati dal primo giorno di terza liceo, da quando qualcuno l’ho ritrovato e da quando qualcun altro mi ha stretto la mano con un sorriso per presentarsi. Anzi anche da prima, da quella grigliata pre inizio scuola a Voltabarozzo (voltarometro).
Dopo dieci anni, per tutto quello che ho scritto e per quello che ognuno di voi singolarmente sa..........grazie.





 

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